Senso di Comunità
La Community Building è una funzione socializzante nel campo dello sviluppo di Comunità
In un mio precedente post ho introdotto il concetto di marketing tribale e di costruzione di una ‘comunità intorno ad una idea’. Sempre più spesso, negli ambienti degli addetti ai lavori della Comunicazione e il Marketing, sentiamo parlare di Social Media Community Building.
Ma cosa significa Community Building?
Quali funzioni ricoprono professionisti, più o meno preparati, in questo campo che afferisce ad un terreno di studi (delle Scienze sociali e della Psicologia sociale) tutto sommato piuttosto recente. Quanto sono consapevoli di alcuni concetti fondamentali della Psicologia sociale i sedicenti (spesso giovanissimi tecnici, non umanisti) Social media Community Manager coinvolti nel Social media engagement (che-oggi-sembra-non-debba-mai-mancare-in una-campagna-di-marketing) ; con quali competenze procedono allo espletamento di pratiche afferenti alla loro funzione di ‘aggregatori sociali’, seppur nell’estensione virtuale di una Comunità digitale?
La Community Building si occupa di elaborare ed attuare pratiche orientate alla creazione, o al rafforzamento, di Comunità di Individui. Le Comunità possono costituirsi all’interno di un territorio (ad esempio in un quartiere urbano) oppure tra persone che abbiano uno o più interessi in comune. La Community Building è dunque una funzione socializzante nel campo dello sviluppo di Comunità.
Una vasta gamma di pratiche può essere impiegata per la costruzione di una Comunità: da semplici iniziative, come le riunioni domestiche, ai grandi eventi come ad esempio i festival o le sagre.
Sono molti i cosiddetti ‘Attivisti sociali’ che si impegnano nella costruzione di ‘Comunità di Scopo’ con l’intento di contrastare la ‘disintegrazione sociale’, ritenendo la Community Building un mezzo utile ad aumentare il grado di Giustizia sociale e il Benessere individuale attraverso la condivisione collettiva di obiettivi ed intenti benefici che rappresentano il ‘Senso (psicologico) di Comunità’.
Diverse definizioni descrivono cosa è il Senso di una Comunità, due di queste sono sufficientemente esaustive per comprendere il perché le persone possono desiderare di ‘partecipare una Comunità’: ” (…) per la percezione di somiglianza con gli altri, per una riconosciuta interdipendenza con gli altri, per la volontà di mantenere questa interdipendenza dando o facendo per gli altri ciò che ci si aspetta da loro quando si ha la sensazione di far parte di una grande struttura affidabile e stabile”(Saranson); le persone si aggregano in un gruppo quando maturano “(…) il sentimento che i membri hanno dell’appartenenza (ad una Comunità), (questo è) un sentimento che attesta che i membri di un gruppo si sentono di contare gli uni verso gli altri, perché hanno una fede condivisa e sanno che i loro bisogni saranno soddisfatti attraverso il loro impegno a stare insieme” (McMillan-Chavis).
Nel 1975, il sociologo Joseph Gusfield identificò le due dimensioni di una Comunità: quella ‘territoriale’ e la ‘relazionale’. La dimensione relazionale di una Comunità ha a che fare con la natura e la qualità delle relazioni in un determinato gruppo sociale, alcune comunità potrebbero persino non avere alcuna discernibile demarcazione territoriale (come nel caso di una Comunità di Ricercatori che lavorano nell’ambito di una particolare specialità scientifica), questi possono esperire una sorta di contatto di qualità nel corso della loro relazione, ma possono vivere e lavorare in luoghi disparati, anche sparsi in tutto il mondo. Altre tipologie di Comunità possono sembrare che si definiscano principalmente in base al territorio di appartenenza degli individui che la compongono; come nel caso dei quartieri urbani , tuttavia anche in questi casi entra in gioco il fattore relazionale: la vicinanza o il territorio condiviso non possono di per sé costituire una Comunità, poichè anche la ‘dimensione relazionale’ è essenziale.
Successive ricerche e studi empirici operati da altri studiosi (i.e. Hunter; Wandersman & Giamartino; Doolittle & McDonald; Glynn; Riger & Lavrakas; Ahlbrandt & Cunningham; Bachrach & Zautra; Davidson & Cotter) in relazione agli ambienti urbani, come i quartieri, stanno contribuendo a dimostrare la teoria di Gusfield. Evidenziando gli elementi principali che costituiscono il Senso di Comunità, a partire dai due distinti fattori che regolano la costituzione di una Comunità: il ‘Legame Sociale’ e il ‘Radicamento fisico’. Descrivendo questi elementi si sottolinea che: una maggiore partecipazione alle Comunità viene percepita come un fattore in grado di garantire una maggiore sicurezza, facilita lo sviluppo di abilità per funzionare con competenza nella comunità, contribuisce al radicamento sociale e allo sviluppo del tessuto sociale con l’incremento delle relazione interpersonali, offre un maggior senso di scopo e controllo percepito e incentiva maggiori contributi civici anche attraverso i contributi di beneficenza e il coinvolgimento civico.
In letteratura psicologica è la teoria di McMillan/Chavis che definisce gli strumenti con cui costruire il ‘Senso di Comunità’, che si compone di 4 elementi fondamentali:
Iscrizione; che include 5 attributi che sono: confini, sicurezza emotiva, un senso di appartenenza e d’identificazione, investimento personale e un sistema di simboli comune
Influenza: perchè i membri hanno bisogno di avere una certa influenza nel gruppo e una certa influenza da parte del gruppo sui suoi membri è necessaria per la coesione del gruppo
Integrazione e soddisfazione dei Bisogni: laddove i membri debbono sentirsi ricompensati in qualche modo per la loro partecipazione alla Comunità
Connessione Emotiva Condivisa: che consiste in relazioni emotive che si esplicitano attraverso l’esperienza delle storie condivise e la partecipazione condivisa è “l’elemento definitivo per la vera comunità”
Chavis ed altri scienziati hanno sviluppato l’Indice del Senso di Comunità, utile a studiare anche le Comunità di Lavoro, Religiose, di Scopo, Politiche, etc etc
Comentarios